Macerata e Recanati diventano per tre giorni il cuore pulsante della diplomazia culturale italiana. Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inaugurato la sessione istituzionale degli Stati Generali della Diplomazia Culturale 2025, la conferenza annuale che riunisce i direttori degli 88 Istituti Italiani di Cultura nel mondo.
L’iniziativa, dopo le precedenti edizioni a Napoli, Firenze e Matera, si colloca in un percorso di rinnovamento della politica culturale estera italiana, con l’obiettivo di mettere al centro i territori, le eccellenze e le sinergie tra cultura, impresa e innovazione. Un approccio definito “diplomazia della crescita”, che intende valorizzare la cultura non solo come strumento di dialogo internazionale, ma anche come leva economica e di sviluppo sostenibile.
«Scegliere queste città significa accendere i riflettori dei grandi eventi su tutti i centri del Paese», ha affermato Tajani nel suo intervento al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Il ministro ha inoltre sottolineato il valore della cultura come “ponte di pace”, capace di favorire il confronto tra popoli: «La cultura della pace può essere davvero un elemento distintivo, strumento di dialogo per eliminare gli attriti, da Israele e Palestina fino al Mediterraneo allargato».
La conferenza, iniziata con una sessione di lavoro a porte chiuse, prosegue con tavoli tematici dedicati all’internazionalizzazione dei territori marchigiani, al rapporto tra cultura e crescita economica e ai nuovi modelli di collaborazione tra istituzioni e imprese. Gli incontri si svolgono in luoghi simbolici della cultura italiana, come Casa Leopardi a Recanati, in un dialogo ideale tra la tradizione letteraria e le sfide della diplomazia culturale contemporanea.
Accanto al Ministro Tajani partecipano la Sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, i sindaci di Macerata, Sandro Parcaroli, e di Recanati, Emanuele Pepa, oltre a rappresentanti del mondo accademico e imprenditoriale. Nel corso dell’evento verrà consegnato anche il Premio “Mercurio Alato”, riconoscimento promosso dal Ministero degli Esteri in collaborazione con Rai Cultura, che valorizza il progetto più significativo realizzato dagli Istituti di Cultura italiani nel mondo.
Sul piano economico, i dati diffusi dal Ministero ricordano come la filiera culturale e creativa italiana generi oltre 110 miliardi di euro di valore aggiunto, pari a circa il 15% dell’economia nazionale se si considerano anche gli effetti indiretti e l’indotto, per un totale di oltre 300 miliardi di euro. Il settore coinvolge più di un milione e mezzo di lavoratori e 280 mila imprese, tra enti pubblici, terzo settore e attività private.
Con questa edizione marchigiana, gli Stati Generali della Diplomazia Culturale si confermano come laboratorio strategico per la promozione del “Sistema Italia” nel mondo: un ecosistema che unisce patrimonio, innovazione e capacità imprenditoriale, puntando sulla cultura come motore di crescita economica e coesione sociale.
