Dall’8 ottobre 2025, Palazzo Bonaparte si trasformerà nel tempio dell’Art Nouveau con la mostra “Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione”, la più ampia retrospettiva mai dedicata all’artista ceco, padre indiscusso di uno stile raffinato e sensuale che ha rivoluzionato l’immaginario visivo della Belle Époque.
Oltre 150 opere, provenienti dal Mucha Museum di Praga, accompagneranno i visitatori in un viaggio attraverso la carriera dell’artista: dai celebri manifesti teatrali e pubblicitari, ai pannelli decorativi, calendari e illustrazioni. Tra i capolavori esposti figurano Gismonda (1894), Médée (1898), JOB (1896), The Stars (1902) e le serie sulle Pietre Preziose (1900) e sull’Epopea Slava.
La mostra al Palazzo Bonaparte non si limita a Mucha: il percorso espositivo include opere archeologiche e rinascimentali, come la celebre “Venere” di Botticelli (1485-1490), prestata in via eccezionale dai Musei Reali – Galleria Sabauda di Torino, e capolavori dell’Ottocento come La contessa De Rasty (1879) di Boldini e Semiramide (1905) di Saccaggi. Arredi, oggetti Art Nouveau, fotografie e materiali d’epoca completano un’esperienza immersiva, in cui luci, musiche e profumi trasportano il pubblico nella Parigi della Belle Époque.


La mostra è un omaggio alla donna e alla bellezza femminile, temi che attraversano la storia dell’arte:
Offriamo al pubblico un’esposizione intensa e ricca di emozione, capace di lasciare un segno indelebile negli occhi e nei cuori dei visitatori”.

Mucha non fu solo artista, ma innovatore e comunicatore visivo: le sue figure femminili dai lunghi capelli fluttuanti, gli ampi panneggi e gli elementi naturali che le circondano sono diventate icone universali di grazia e forza, ancora oggi fonte d’ispirazione per moda, design e tatuaggi. La mostra racconta come l’ideale di bellezza attraversi i secoli, creando un ponte tra Rinascimento e Art Nouveau.
L’esposizione è prodotta e organizzata in collaborazione con la Mucha Foundation e i Musei Reali di Torino, curata da Elizabeth Brooke e Annamaria Bava, con la direzione scientifica di Francesca Villanti, e realizzata con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Dopo il successo di mostre dedicate a Monet, Van Gogh, Escher e Munch, Palazzo Bonaparte conferma la sua centralità nel panorama delle grandi esposizioni d’arte internazionali, offrendo al pubblico un viaggio nella bellezza senza tempo.
