Dal 22 novembre 2025 al 3 maggio 2026 le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospiteranno “Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio”, una mostra che celebra uno dei più importanti artisti italiani del Seicento, la cui straordinaria maestria pittorica lo mise in competizione con figure come Caravaggio, Rubens e Van Dyck. L’esposizione, curata da Annamaria Bava dei Musei Reali e Gelsomina Spione dell’Università di Torino, propone un percorso incentrato sul tema del viaggio, mettendo in dialogo le opere del maestro con i contesti artistici e culturali in cui si mosse, con gli artisti e i committenti che incontrò, e con le dinamiche del mercato artistico dell’epoca. Al centro della rassegna si troverà la grande pala con l’Annunciazione, realizzata da Gentileschi nel 1623 per il duca di Savoia, considerata uno dei vertici assoluti della sua produzione. Accanto ai dipinti conservati a Torino, saranno esposti prestiti straordinari provenienti da musei e collezioni internazionali, tra cui il Louvre, il Prado e la Pinacoteca Vaticana, in linea con la politica di valorizzazione e scambio dei Musei Reali.

Olio su tela, 241×281 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado
Orazio Gentileschi nacque a Pisa nel 1563 e iniziò la sua carriera artistica sotto l’influenza del tardo Rinascimento e della pittura caravaggesca. La sua formazione si sviluppò a Roma, dove ebbe modo di entrare in contatto con artisti di rilievo e di partecipare a importanti commissioni ecclesiastiche. La sua vita fu caratterizzata da continui spostamenti tra le corti italiane ed europee, tra cui quelle di Torino, Genova, Londra, Parigi e Madrid. Questa mobilità gli permise di adattare il proprio stile alle diverse richieste dei committenti, sviluppando una capacità unica di combinare naturalismo, intensità emotiva e raffinatezza compositiva. Orazio Gentileschi godette di un successo eccezionale in vita, ricevendo incarichi da regnanti e nobili, e consolidando la sua fama presso collezionisti di tutta Europa.

Tra le sue opere più celebri, oltre all’Annunciazione destinata al duca di Savoia, spiccano dipinti come la “Susanna e i vecchioni”, che mostra la sua straordinaria abilità nel rendere la tensione narrativa e il dramma psicologico dei soggetti, e “Maria Maddalena leggente”, che rivela una sensibilità luministica e un controllo del colore di rara raffinatezza. La produzione di Gentileschi si distingue per la delicatezza dei ritratti femminili, per la capacità di modulare la luce e per la costruzione compositiva equilibrata, qualità che lo resero un artista molto richiesto dalle corti e dai collezionisti. La mostra torinese offre quindi non solo un’occasione per ammirare le opere più significative del maestro, ma anche per comprendere il suo ruolo nel panorama artistico europeo del Seicento e la straordinaria capacità di confrontarsi con contesti culturali e stilistici diversi, dimostrando come il viaggio sia stato al contempo tema e strumento della sua arte.
“Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio” si conferma così come un’occasione unica per riscoprire un artista che, pur legato a una tradizione figurativa consolidata, seppe rinnovarsi continuamente e lasciare un’impronta duratura nella storia dell’arte europea, grazie a opere che continuano a sorprendere per la loro bellezza, intensità e raffinatezza tecnica.
Mostra: “Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio”
Dove: Sale Chiablese, Musei Reali di Torino
Quando: 22 novembre 2025 – 3 maggio 2026
Organizzazione: Musei Reali di Torino & Arthemisia
Curatori: Annamaria Bava (Musei Reali di Torino), Gelsomina Spione (Università di Torino)
