Close Menu
    Iscriviti alla Newsletter
    Termini e condizioni
    What's Hot

    Francesco De Mura: Maestro del Tardo Barocco Napoletano

    Novembre 16, 2025

    Mario Sironi: la vita e l’arte del pittore futurista italiano

    Novembre 16, 2025

    Rosalind Krauss e il Premio Balzan 2025: arte, ricerca e diplomazia culturale

    Novembre 14, 2025
    Facebook X (Twitter) Instagram
    TELA NARRANTETELA NARRANTE
    • Spazi Arte
    • Ascoltaci su Spotify
    Instagram Spotify Last.fm YouTube WhatsApp
    ACQUISTA
    • HOME
    • MOSTRE ED ESPOSIZIONI
    • RUBRICHE
    • PILLOLE DI STORIA DELL’ARTE
    • EVENTI
    • PODCAST
    TELA NARRANTETELA NARRANTE
    Home»Espressionismo»Munch. La rivoluzione espressionista. Al Candiani di Mestre il grido dell’arte moderna
    Edvard Munch: Two Old Men, 1910, olio su tela. Collezione Prins Eugens Waldemarsudde- Stoccolma
    Edvard Munch: Two Old Men, 1910, olio su tela. Collezione Prins Eugens Waldemarsudde- Stoccolma
    Espressionismo

    Munch. La rivoluzione espressionista. Al Candiani di Mestre il grido dell’arte moderna

    RedazioneBy RedazioneNovembre 4, 2025Updated:Novembre 4, 2025Nessun commento3 Mins Read
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email Copy Link

    Dal 30 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, le sale del Centro Culturale Candiani di Mestre (Venezia) ospitano la mostra MUNCH. La rivoluzione espressionista, un grande progetto espositivo ideato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e curato da Elisabetta Barisoni. Un viaggio potente e introspettivo nel mondo di Edvard Munch, l’artista che ha saputo trasformare l’inquietudine dell’anima in una delle rivoluzioni artistiche più profonde del Novecento.

    Oltre Munch: l’uomo, l’artista, la visione

    «Non dipingerò più interni con uomini che leggono e donne che cuciono. Dipingerò persone vive, che respirano e sentono e soffrono e amano.»

    Con queste parole Munch dichiarava la propria ribellione all’accademismo e la nascita di un nuovo linguaggio visivo: l’espressionismo. La mostra al Candiani non si limita a raccontare il genio solitario dell’artista norvegese, ma lo restituisce come figura chiave del suo tempo, in dialogo con scrittori, filosofi e artisti europei.
    Un Munch che vive pienamente la modernità e la tensione spirituale di fine Ottocento, attraversando la Parigi dei simbolisti, la Berlino dei secessionisti e l’Europa inquieta del nuovo secolo.

    Un percorso in sette sezioni

    Il progetto espositivo si apre con quattro opere grafiche provenienti dalle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro – Angoscia, L’urna, La fanciulla e la morte, Ceneri – per poi estendersi in un articolato itinerario che abbraccia l’eredità di Munch e il suo influsso sull’arte del Novecento. Le sette sezioni mettono in dialogo l’artista norvegese con i fermenti naturalisti e simbolisti europei, accostandolo a figure come Aksel Waldemar Johannessen, e seguendo la sua impronta nelle Secessioni di Monaco, Vienna e Berlino.

    Qui, tra i protagonisti, emergono Franz von Stuck, Liebermann, Klinger, Egger-Lienz, insieme a Arturo e Alberto Martini, testimoni del respiro internazionale di un’epoca in pieno mutamento.

    Dal grido individuale al dolore collettivo

    L’eredità di Munch prosegue nel cuore dell’Espressionismo tedesco, con gli artisti del gruppo Die Brücke e le loro ricerche grafiche dirette e primordiali.
    Da Erich Heckel a Otto Dix e Max Beckmann, la figura umana si fa segno di una società ferita, un corpo che urla, denuncia, ricorda.

    Nelle sezioni più contemporanee, l’eco di quell’“urlo” continua a risuonare nelle opere di Renato Guttuso, Zoran Musič, Emilio Vedova, Ennio Finzi, fino ai linguaggi di Marina Abramović, Shirin Neshat, Tony Oursler e Brad Kahlhamer.
    Un percorso che mostra come il grido di Munch, nato più di un secolo fa, resti ancora oggi voce dell’umanità che soffre, ama, resiste.

    Un nuovo Candiani per la contemporaneità

    La mostra segna anche una tappa importante per la rinascita del Centro Culturale Candiani, che, sotto la guida della Fondazione MUVE, si prepara a diventare una vera e propria Casa delle Contemporaneità.
    La nuova sede museale accoglierà opere di maestri italiani e internazionali dal 1948 in poi, aprendo un dialogo permanente tra le radici moderne e le espressioni più attuali dell’arte.


    Centro Culturale Candiani
    Piazzale Candiani, 7 – 30174 Venezia Mestre | Dal 30 ottobre 2025 al 1 marzo 2026
    A cura di Elisabetta Barisoni | Un progetto Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE)

    Veneto
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Redazione

    Leggi Anche

    Cartier e il Mito ai Musei Capitolini: un viaggio tra gioielli e antichità

    Novembre 14, 2025

    Quando la luce diventa scultura: Simone Mannino e il vetro di Murano in anteprima a Palermo

    Novembre 14, 2025

    Kounellis e Warhol: la tragedia umana tra classicità e pop

    Novembre 14, 2025

    Alle Gallerie d’Italia di Vicenza la fotografia visionaria di Cristina Mittermeier

    Novembre 13, 2025

    Wunderkammer Digitale: Giuliana Cunéaz Trasforma il Museo Archeologico di Vigevano in un Viaggio nell’Invisibile

    Novembre 12, 2025

    L’immagine come pensiero: Jeff Wall in mostra a Torino

    Novembre 12, 2025

    Comments are closed.

    Demo
    Novità

    Francesco De Mura: Maestro del Tardo Barocco Napoletano

    Novembre 16, 20253 Views

    Mario Sironi: la vita e l’arte del pittore futurista italiano

    Novembre 16, 20251 Views

    Rosalind Krauss e il Premio Balzan 2025: arte, ricerca e diplomazia culturale

    Novembre 14, 20254 Views
    Demo
    Da Non Perdere
    Mostre ed Esposizioni

    Mostra Jack Vettriano Bologna 2025: oltre 70 opere a Palazzo Pallavicini

    Dal 21 agosto al 21 settembre 2025, Palazzo Pallavicini di Bologna ospita la prima mostra italiana dedicata a Jack Vettriano, il celebre pittore scozzese meglio conosciuto per opere iconiche come The Singing Butler e Days of Wine and Roses.

    L’immagine come pensiero: Jeff Wall in mostra a Torino

    Novembre 12, 2025

    Beauty! – Austin Young porta la sua visione floreale alla Mucciaccia Gallery Project di Roma

    Ottobre 7, 2025

    L’arte Gotica: Il Fascino delle Cattedrali che Sfidano il Tempo

    Ottobre 7, 2025
    Stay In Touch
    • Instagram
    • Spotify
    Iscriviti alla Newsletter
    Termini e condizioni
    Most Popular

    Thomas Benjamin Kennington: L’Arte del Realismo Sociale e della Vita Quotidiana

    Settembre 2, 2025268 Views

    Hans Makart: il trionfo del colore e della magnificenza nella pittura storica viennese

    Agosto 31, 2025245 Views

    Francesco Paolo Michetti: il Maestro dell’Abruzzo Rurale

    Ottobre 19, 2025236 Views
    Our Picks

    Francesco De Mura: Maestro del Tardo Barocco Napoletano

    Novembre 16, 2025

    Mario Sironi: la vita e l’arte del pittore futurista italiano

    Novembre 16, 2025

    Rosalind Krauss e il Premio Balzan 2025: arte, ricerca e diplomazia culturale

    Novembre 14, 2025
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    Siamo una rivista di riferimento nel mondo dell’arte, appassionati e appassionate di tutte le forme di espressione creativa. Scrivici per collaborazioni o comunicati stampa: info@spaziarte.it

    Instagram YouTube Spotify WhatsApp Last.fm
    • Contatti
    • Pubblicita’
    • Redazione
    • Privacy Policy
    © 2025 Tela Narrante

    SPAZI ARTE Viale S. Lavagnini, 70 - 50129 Firenze (FI), Italia | P.IVA 01908060476 | N. REA FI-682005

    Designed by[DIGITALE]

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.