Leon Battista Alberti, nato a Genova nel 1404 da una famiglia fiorentina esule, è stato uno dei protagonisti del Rinascimento italiano. Architetto, umanista, scrittore e teorico dell’arte, Alberti ha saputo fondere sapere tecnico e sensibilità artistica, lasciando un’impronta duratura nella cultura europea.
Cresciuto tra Venezia e probabilmente Padova, Leon Battista Alberti completò i suoi studi a Bologna, dove si laureò in diritto canonico e civile nel 1428. Quello stesso anno segnò anche la morte del padre e la revoca del bando contro la sua famiglia, permettendogli di visitare per la prima volta Firenze, città con cui manterrà un legame intenso ma discontinuo.
Nel 1432 divenne abbreviatore apostolico presso la Curia romana e, fino al 1472, ricoprì il ruolo di priore di San Martino a Gangalandi, nel comune di Signa. Durante i suoi soggiorni a Firenze scrisse opere fondamentali per la teoria dell’arte e della società, come Libri della famiglia, in cui rifletteva sulla vita familiare e sull’educazione, De pictura, un trattato sulla prospettiva e la pittura, e De statua, dedicato all’armonia delle forme nella scultura.
Tra il 1443 e il 1455 Leon Battista Alberti visse a Roma, approfondendo i suoi studi sull’architettura. Qui scrisse Ludi rerum mathematicarum, una raccolta di esercizi matematici, e De re edificatoria, il suo capolavoro sull’architettura ispirato a Vitruvio. Il trattato, completato tra il 1443 e il 1453, fu pubblicato solo nel 1485 a Firenze con dedica a Lorenzo il Magnifico. Scritto in latino, lingua colta e internazionale, si rivolgeva a un pubblico di studiosi europei e in seguito fu tradotto in francese, italiano e spagnolo.
De re edificatoria si articola in dieci libri e rappresenta una vera e propria enciclopedia del sapere architettonico rinascimentale. Leon Battista Alberti analizza la solidità degli edifici, la loro funzione e destinazione d’uso, e la bellezza come armonia matematica delle proporzioni. Approfondisce inoltre la costruzione di chiese e edifici civili, soffermandosi sugli ornamenti architettonici come colonne, paraste e trabeazioni, che secondo lui devono avere una duplice funzione: strutturale ed estetica.
Leon Battista Alberti non fu solo un architetto, ma un intellettuale poliedrico che seppe unire arte, matematica e cultura umanistica. La sua visione di armonia, proporzione e bellezza ha influenzato generazioni di artisti e architetti, e il suo pensiero continua a essere un punto di riferimento nello studio dell’arte e dell’architettura.
