Close Menu
    Iscriviti alla Newsletter
    Termini e condizioni
    What's Hot

    Francesco De Mura: Maestro del Tardo Barocco Napoletano

    Novembre 16, 2025

    Mario Sironi: la vita e l’arte del pittore futurista italiano

    Novembre 16, 2025

    Rosalind Krauss e il Premio Balzan 2025: arte, ricerca e diplomazia culturale

    Novembre 14, 2025
    Facebook X (Twitter) Instagram
    TELA NARRANTETELA NARRANTE
    • Spazi Arte
    • Ascoltaci su Spotify
    Instagram Spotify Last.fm YouTube WhatsApp
    ACQUISTA
    • HOME
    • MOSTRE ED ESPOSIZIONI
    • RUBRICHE
    • PILLOLE DI STORIA DELL’ARTE
    • EVENTI
    • PODCAST
    TELA NARRANTETELA NARRANTE
    Home»Antichità e Periodo Classico»Il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia: architettura e memoria delle origini
    Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia
    Image by Welcome to All ! ツ from Pixabay
    Antichità e Periodo Classico

    Il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia: architettura e memoria delle origini

    RedazioneBy RedazioneNovembre 4, 2025Updated:Novembre 4, 2025Nessun commento3 Mins Read
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email Copy Link

    Immerso nel paesaggio molisano, ai margini orientali della città di Isernia, il Museo Nazionale del Paleolitico rappresenta uno dei più significativi esempi italiani di integrazione tra archeologia, architettura e ricerca scientifica. Il complesso museale si inserisce nel più ampio progetto del Parco archeologico di Isernia La Pineta, un sito di eccezionale importanza per la conoscenza dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento umano nell’area mediterranea durante la Preistoria.

    La storia del Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia è indissolubilmente legata alla scoperta, avvenuta nel 1978, del giacimento preistorico di Isernia La Pineta, emerso in modo fortuito durante i lavori di sbancamento per la costruzione della superstrada Napoli–Vasto. L’eccezionale ricchezza dei reperti — migliaia di manufatti e resti faunistici perfettamente conservati all’interno dei sedimenti — rese da subito evidente la necessità di una struttura dedicata alla loro tutela e valorizzazione.

    Il progetto architettonico del Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia, firmato da Brenno Albrecht e completato nel 1987, si distingue per l’equilibrio tra rigore funzionale e qualità spaziale. L’opera è stata insignita nel 1988 del Premio Internazionale di Architettura Andrea Palladio, a riconoscimento della sua capacità di coniugare ricerca formale e vocazione divulgativa. L’edificio, collegato al Padiglione degli Scavi da un lungo porticato, si articola in spazi fluidi che guidano il visitatore attraverso un percorso esperienziale, in costante dialogo con l’area archeologica protetta.

    Nel Padiglione degli Scavi, un ambiente di circa 700 mq, il pubblico può osservare direttamente l’archeosuperficie e assistere alle attività di ricerca e conservazione. Il museo vero e proprio, inaugurato progressivamente a partire dal 1999 e costantemente aggiornato, culmina nel nuovo allestimento museografico aperto nel 2023, che restituisce piena centralità al sito di Isernia La Pineta attraverso un linguaggio espositivo immersivo. Accanto alle vetrine tradizionali, l’allestimento integra ricostruzioni a grandezza naturale di fauna pleistocenica e di gruppi umani del Paleolitico, in un percorso che fonde suggestione visiva e rigore scientifico.

    Tra le sezioni più emblematiche si distingue quella dedicata all’“Archeosuperficie di Isernia La Pineta”, dove circa 6.000 reperti originali sono presentati nella posizione esatta del rinvenimento, su un supporto che riproduce il suolo primitivo. Accanto a essa, l’installazione “Uomini, Attività, Ambienti e Animali di Isernia La Pineta” espone il reperto umano più antico d’Italia: un dente da latte appartenuto a un bambino di circa 5–6 anni, datato a 586.000 anni fa e attribuito alla specie Homo heidelbergensis. Grazie alla collaborazione tra archeologi, antropologi e artisti, la paleo-artista Elisabeth Daynès ne ha ricostruito con straordinaria fedeltà l’aspetto originario, offrendo al visitatore un incontro diretto con uno dei primi abitanti d’Europa.

    La grande sala centrale ospita le imponenti ricostruzioni di un orso, un bisonte, un megacero, un rinoceronte e un elefante antico (Elephas antiquus), accostate ai relativi reperti fossili. L’effetto complessivo è quello di una narrazione tridimensionale del paesaggio preistorico molisano, completata dalla sezione “Preistoria in Molise”, che documenta la lunga continuità dell’insediamento umano nella regione, dal Paleolitico inferiore all’Età del Bronzo.

    Il Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia non è soltanto un luogo di conservazione, ma un vero laboratorio di conoscenza e comunicazione culturale, in cui l’architettura si fa strumento di mediazione tra il passato remoto e la sensibilità contemporanea. Nella tensione tra scavo e ricostruzione, tra materia e rappresentazione, l’opera di Brenno Albrecht continua a tradurre in forme architettoniche la memoria più antica dell’uomo.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Redazione

    Leggi Anche

    Cartier e il Mito ai Musei Capitolini: un viaggio tra gioielli e antichità

    Novembre 14, 2025

    Grand Egyptian Museum: il nuovo tempio dei faraoni apre al Cairo

    Novembre 1, 2025

    L’egittologia: una scienza che nasce dall’incanto

    Ottobre 28, 2025

    Mosaici bizantini: l’arte che riflette il divino

    Ottobre 26, 2025

    Tra Storia Antica e Tesori al Museo Archeologico Nazionale di Arezzo

    Ottobre 21, 2025

    L’Acropoli di Populonia: archeologia, architettura e reperti

    Ottobre 21, 2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Demo
    Novità

    Francesco De Mura: Maestro del Tardo Barocco Napoletano

    Novembre 16, 20253 Views

    Mario Sironi: la vita e l’arte del pittore futurista italiano

    Novembre 16, 20251 Views

    Rosalind Krauss e il Premio Balzan 2025: arte, ricerca e diplomazia culturale

    Novembre 14, 20254 Views
    Demo
    Da Non Perdere
    Pillole di Storia Dell'Arte

    Edoardo Dalbono: il pittore che fece brillare la leggenda di Partenope

    Edoardo Dalbono (1841–1915) fu uno dei protagonisti della pittura napoletana dell’Ottocento. Con opere come La leggenda della Sirena e Il voto alla Madonna del Carmine, unì la tradizione della scuola di Posillipo al gusto europeo di Fortuny e De Nittis, trasformando la luce del golfo di Napoli in un linguaggio poetico e moderno che ancora oggi incanta musei e collezionisti.

    Jean-Baptiste Isabey: il pittore delle aurore e delle corti d’Europa

    Giugno 9, 2025

    Ragusa apre le porte all’antico Egitto: la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”

    Aprile 14, 2025

    A Padova, le streghe tornano a vivere: una mostra per esplorare il sapere nascosto

    Ottobre 24, 2025
    Stay In Touch
    • Instagram
    • Spotify
    Iscriviti alla Newsletter
    Termini e condizioni
    Most Popular

    Thomas Benjamin Kennington: L’Arte del Realismo Sociale e della Vita Quotidiana

    Settembre 2, 2025268 Views

    Hans Makart: il trionfo del colore e della magnificenza nella pittura storica viennese

    Agosto 31, 2025245 Views

    Francesco Paolo Michetti: il Maestro dell’Abruzzo Rurale

    Ottobre 19, 2025236 Views
    Our Picks

    Francesco De Mura: Maestro del Tardo Barocco Napoletano

    Novembre 16, 2025

    Mario Sironi: la vita e l’arte del pittore futurista italiano

    Novembre 16, 2025

    Rosalind Krauss e il Premio Balzan 2025: arte, ricerca e diplomazia culturale

    Novembre 14, 2025
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    Siamo una rivista di riferimento nel mondo dell’arte, appassionati e appassionate di tutte le forme di espressione creativa. Scrivici per collaborazioni o comunicati stampa: info@spaziarte.it

    Instagram YouTube Spotify WhatsApp Last.fm
    • Contatti
    • Pubblicita’
    • Redazione
    • Privacy Policy
    © 2025 Tela Narrante

    SPAZI ARTE Viale S. Lavagnini, 70 - 50129 Firenze (FI), Italia | P.IVA 01908060476 | N. REA FI-682005

    Designed by[DIGITALE]

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.