Dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026 il Museo Civico di Bassano del Grappa presenta la grande mostra dedicata a Giovanni Segantini (1858–1899), a oltre dieci anni dall’ultima esposizione italiana dedicata al maestro del Divisionismo.
La rassegna celebra uno dei più sensibili interpreti del mondo naturale e il più alto cantore della montagna, luogo fisico e simbolico dell’armonia tra uomo e natura.
Realizzata con il supporto del Segantini Museum di St. Moritz e della Galleria Civica G. Segantini di Arco, in collaborazione con Dario Cimorelli Editore, la mostra ripercorre l’intera parabola artistica di Segantini, mettendo per la prima volta le sue opere in dialogo con quelle dei grandi protagonisti della pittura europea dell’Ottocento, da Jean-François Millet a Vincent van Gogh.
Un confronto che restituisce l’immagine di un artista capace di influenzare, con la propria sensibilità luministica e simbolica, i principali movimenti pittorici del suo tempo.

Nato ad Arco da una famiglia di umili origini, Segantini si forma prima presso la bottega del decoratore Luigi Tettamanzi, poi all’Accademia di Brera. Fin dagli esordi milanesi e durante i soggiorni in Brianza e sulle Alpi Retiche, il suo linguaggio pittorico si fonda su un profondo legame con la natura e su un’attenta ricerca sulla luce e sul colore. L’approdo al Divisionismo rappresenta per lui il punto di sintesi di una visione panteistica, dove la montagna diventa spazio assoluto e simbolo dell’eterno.
Il percorso espositivo, curato da Niccolò D’Agati, si articola in quattro sezioni cronologiche e geografiche, scandite da numerosi focus tematici che accompagnano il visitatore dagli esordi “scapigliati” alla pittura pastorale, dalle ardite sperimentazioni cromatiche fino agli ultimi e più intensi tentativi di catturare lo spirito della montagna.
Oltre cento capolavori, provenienti da importanti musei e collezioni private italiane ed europee – tra cui il Musée d’Orsay di Parigi e il Rijksmuseum di Amsterdam – saranno esposti a Bassano, in molti casi per la prima volta dopo oltre un secolo.
L’allestimento, firmato da Mustafa Sabbagh, trasforma gli spazi del museo in un suggestivo palcoscenico di luci e ombre, dove i colori vibranti di Segantini risplendono in un crescendo visivo ed emozionale, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva.
Ad accompagnare l’esposizione, un catalogo scientifico edito da Dario Cimorelli Editore raccoglie contributi di importanti studiosi dell’opera segantiniana, approfondendo aspetti tecnici, diagnostici e simbolici della sua produzione.

La mostra sarà accessibile anche grazie a un’audioguida gratuita in italiano, inglese e tedesco, realizzata con Audiogiro e narrata da Barbara Guidi, Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa. I visitatori potranno accedere ai contenuti direttamente dal proprio smartphone, inquadrando il QR Code presente in biglietteria e all’ingresso della mostra.
