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    Home»Editor's Picks»Furto al Louvre: rubati i gioielli di Napoleone e dell’Imperatrice Eugenia
    Galleria d’Apollon Louvre
    Foto di DAT VO su Unsplash
    Editor's Picks

    Furto al Louvre: rubati i gioielli di Napoleone e dell’Imperatrice Eugenia

    RedazioneBy RedazioneOttobre 19, 2025Updated:Ottobre 19, 2025Nessun commento3 Mins Read
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    Parigi, 19 ottobre 2025 — Un colpo spettacolare ha scosso questa mattina il Museo del Louvre, uno dei luoghi più iconici e sorvegliati del mondo. Quattro ladri, due dei quali travestiti da operai con gilet gialli, sono riusciti a penetrare nella Galleria d’Apollon, portando via otto gioielli storici appartenuti alla collezione di Napoleone Bonaparte e dell’Imperatrice Eugenia.

    Il furto, durato appena sette minuti, ha lasciato visitatori e personale del museo sotto shock. “Un attacco alla nostra storia”, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron, mentre il ministro dell’Interno Laurent Nunez ha confermato la “professionalità estrema” dei ladri.
    Un colpo da film nel cuore del Louvre. Secondo le prime ricostruzioni, i criminali hanno approfittato dei lavori in corso su un lato dell’edificio che si affaccia sulla Senna. Utilizzando un montacarichi, hanno raggiunto la Galleria d’Apollon, rompendo le finestre per introdursi all’interno. Due uomini sono entrati nel museo, mentre gli altri due restavano all’esterno a bordo di uno scooter. Tra i gioielli rubati figurano diademi, collane, orecchini e spille appartenuti a Napoleone, all’Imperatrice Eugenia e ad altre figure della nobiltà francese. Fortunatamente, il Regent, il diamante più celebre della collezione, di oltre 140 carati, non è stato trafugato. Due dei gioielli rubati sono già stati recuperati all’esterno del museo, tra cui la corona dell’Imperatrice, trovata danneggiata.

    La reazione del mondo dell’arte

    Il Louvre, con oltre 9 milioni di visitatori l’anno, è simbolo universale della cultura francese e custodisce tesori inestimabili. La Galleria d’Apollon, restaurata nel 2020, ospita alcune delle collezioni più preziose del museo, inclusi i gioielli della monarchia francese. Il furto ha sollevato nuovi interrogativi sulla sicurezza dei musei, anche di quelli più sorvegliati del mondo. “È chiaro che i ladri avevano pianificato tutto nei minimi dettagli”, ha dichiarato il ministro Nunez, precisando che le indagini sono affidate alla Brigata di Repressione del Banditismo della Polizia Giudiziaria (Brb) con il supporto dell’Ufficio centrale per la Lotta al traffico di beni culturali (Ocbc).

    Una scena degna di fiction

    I testimoni parlano di panico tra i visitatori, che hanno raccontato di corse frenetiche e porte bloccate. L’episodio richiama alla mente alcune celebri sequenze di film e serie TV, come “Lupin”, che ha reso celebre il Louvre come scenario di colpi spettacolari. Nonostante il trauma, non si registrano feriti. Il museo è rimasto chiuso per l’intera giornata per consentire alle forze dell’ordine di lavorare senza interferenze e raccogliere tutte le prove.

    Le prospettive dell’indagine

    Gli inquirenti ipotizzano anche che i gioielli possano essere stati rubati per essere fusi e trasformati in oro, come accaduto recentemente al Museo di Storia Naturale di Parigi. Le indagini sono in corso, e i ladri potrebbero essere stranieri. La polizia sta analizzando i filmati e confrontando il modus operandi con casi precedenti, nella speranza di assicurare presto i colpevoli alla giustizia. In sintesi, un colpo senza precedenti che non solo ha sottratto gioielli inestimabili, ma ha colpito il cuore simbolico della cultura francese. Il mondo dell’arte osserva con apprensione gli sviluppi, mentre la storia e il patrimonio nazionale si ritrovano vulnerabili di fronte a criminali esperti e audaci.

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