Il Museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, situato nel Castello della città e “casa” dei reperti che raccontano la storia del Friuli dalla Protostoria al Rinascimento si qualifica come museo dell’accessibilità. A partire dal 2014 gli allestimenti delle mostre e le attività al pubblico sono infatti stati impostati con l’obiettivo di superare le barriere architettoniche e cognitive e favorire la fruizione a tutti delle opere e dei materiali esposti. Concreti esempi di questo approccio sono i video-guida per persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, video con interpretazione nel linguaggio dei segni e sottotitolati per sordi, audioguide introduttive alle mostre per ciechi e ipovedenti. La storia è di e per tutti, potrebbe essere il motto di questo museo.
Particolare attenzione viene riservata anche ad un pubblico di giovanissimi, a cui è dedicata una playroom dedicata al gioco, alla lettura, alla sperimentazione, ai laboratori e a tante altre attività e servizi a misura di bambino. Uno spazio che rende flessibile e articolato il tempo vissuto in museo, dove è possibile realizzare puzzle archeologici, “colorare” e “ritagliare” reperti, leggere insieme storie di miti e imparare tutto sull’archeologia.
L’invito a conoscere la storia del Friuli si concretizza con strumenti diversificati per pubblico, allestimenti innovativi e supporti multimediali disseminati nel percorso espositivo.
I reperti conservati nel museo sono frutto del collezionismo che ha caratterizzato la ricerca archeologica tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento in Friuli. La nascita del Museo Friulano (13 maggio 1866) e, in particolare del Museo Archeologico, è il prodotto dell’interesse e dell’attività di numerosi nobili friulani, come di Toppo, de Brandis, di Prampero, Gropplero, Frangipane, ma anche di molti illustri eruditi, quali Giulio Andrea Pirona, Alexander Wolf, Valentino Ostermann, Giovanni Marinelli e Carlo Someda de Marco.
La visita, che si sviluppa in cinque sale e nel lapidario posto nel sottoportico del castello, vuole illustrare storicamente quanti hanno contribuito alla realizzazione del museo cittadino e quali siano state le ragioni della sua nascita. Il museo è introdotto da un’intervista impossibile con il conte Francesco di Toppo, nobile friulano, le cui parole consentono al visitatore di rivivere il giorno dell’inaugurazione del Museo Friulano del 1866: nel percorso di visita si possono trovare esemplari eccezionali, come uno ”stamnos” attico a figure rosse dipinto ad Atene verso il 440 a.C. dal celebre ceramografo detto “Pittore di Menelao” e provienente da un corredo funerario probabilmente tarantino del IV e V sec. a.C.
Trova spazio nel museo anche una testa femminile del I-II sec d.C., probabilmente di Afrodite/Venere, rinvenuta a Pola che rimase nei sotterranei del Castello di Udine negli anni travagliati della II Guerra Mondiale: anni in cui Carlo Someda de Marco e Mario Mirabella Roberti, allora Direttore del Museo dell’Istria a Pola, impegnati a salvare dalle bombe i tanti preziosi monumenti del Friuli e della Venezia Giulia, che allora comprendeva parte dell’Istria, della Dalmazia e del Quarnero. Fra i pezzi più importanti anche un bibelot in ambra, con la raffigurazione di un cane accarezzato da un erote, di età romana dalla Collezione di Toppo. Altrettanto fine una fibula ad arco con staffa di argento fuso e dorato, decorata ad intagli. La placca del piede, decorata con ornamenti spiraliformi, termina con la raffigurazione di due uccelli rapaci con occhi a granati rossi (fine V-metà VI sec. d.C. Udine, Via Planis, dono conte di Prampero). Interessante testimonianza ad Aquileia della devozione dei culti orientali, il busto di Serapide (lascito F. Mauroner, II-III sec. d.C.). Risale invece alla fine del I sec. a.C. / inizi I secolo d.C. un personaggio maschile vestito con tunica e mantello (toga) trovato nell’isola di S. Andrea nella Laguna di Marano. Il Museo Archeologico si fa inoltre promotore di mostre temporanee, con cui far scoprire alcuni aspetti dell’antica vita friulana in relazione a emergenti fatti d’attualità: tematiche come l’alimentazione e le migrazioni, sono di volta in volta sviscerate attraverso lo specchio del passato friulano, una conoscenza che vuole essere strumento per analizzare il presente.
Museo Archeologico di Udine
Piazzale del Castello, 1
33100 Udine
T. +39 0432 1272591
Civici.musei@comune.udine.it
www.civicimuseiudine.it
