Firenze si appresta a vivere uno degli eventi culturali più importanti del 2025, con una mostra che celebra la straordinaria figura di fra’ Giovanni da Fiesole, meglio conosciuto come il Beato Angelico. L’esposizione, intitolata semplicemente Beato Angelico, si svolgerà dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, e rappresenta la prima grande retrospettiva dedicata al pittore domenicano nella città toscana dopo oltre settant’anni. Frutto di una collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e il Museo di San Marco, la mostra si configura come un’importante operazione di carattere scientifico e culturale di portata internazionale, volta a ricostruire, approfondire e valorizzare la figura e l’opera di uno degli artisti più rivoluzionari e spirituali del Quattrocento.
L’evento dedicato a Beato Angelico si svilupperà attraverso un dialogo espositivo tra le due sedi, offrendo ai visitatori un percorso articolato e ricco di contenuti, che permette di comprendere appieno il ruolo di Fra Angelico come innovatore nel panorama artistico e religioso del suo tempo. La mostra, infatti, non si limita a riunire opere di grande valore, ma si propone di ricostruire il contesto storico, sociale e culturale in cui nacquero quelle opere, analizzando le modalità attraverso cui il pittore riuscì a coniugare innovazione formale e profonda spiritualità.

Un percorso tra le opere e i confronti con i grandi contemporanei
Il cuore della mostra dedicata a Beato Angelico è rappresentato dalla selezione di capolavori provenienti da diverse collezioni pubbliche e private, tra cui opere insolite e raramente viste dal grande pubblico. Tra queste spiccano l’”Annunciazione” e altre tavole celebri di San Marco, opere che testimoniano la delicatezza e la nascita di uno stile innovativo, capace di unire una raffinata resa della luce, un uso sapiente della prospettiva e un senso di serenità e spiritualità senza tempo.
L’allestimento prevede anche confronti con artisti contemporanei o immediatamente successivi a Fra Angelico, come Lorenzo Monaco, Masaccio e Filippo Lippi, per evidenziare come il pittore fiorentino abbia influenzato e contribuito a segnare un momento di svolta nel passaggio dalla decorazione gotica all’arte rinascimentale. Particolare attenzione sarà dedicata anche alla relazione tra pittura e scultura del tempo, con confronti con grandi scultori come Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. La presenza di queste opere sarà fondamentale per evidenziare l’ambiente culturale nel quale Angelico operava, fatto di innovazione, spiritualità e un approccio rivoluzionario ai linguaggi artistici.
Approfondimenti sulla vita e il lascito dell’artista
Il percorso espositivo fornirà anche approfondimenti sulla vita di Fra’ Angelico, che si distinse non solo come pittore ma anche come monaco e sacerdote. La sua attività si svolse principalmente tra Firenze e Roma, dove operò in alcuni dei più significativi complessi religiosi dell’epoca, come le celle del convento di San Marco e le decorazioni delle Cappelle Papali. Le sue opere sono riconosciute per la loro profondità spirituale, la delicatezza della tecnica e l’uso sapiente della luce, che attraversò le sue tavole creando atmosfere rare e suggestive.
Un focus particolare sarà dedicato alle innovazioni tecniche e stilistiche del Beato Angelico, che seppe rinnovare le iconografie tradizionali introducendo una maggiore introspezione emotiva e un rigore formale che ancora oggi affascina studiosi e appassionati. La mostra al museo di San Marco e Palazzo Strozzi prenderanno in considerazione anche le sue influenze e il suo lascito nel panorama artistico successivo, evidenziando come le sue intuizioni abbiano gettato le basi per l’arte del Rinascimento.
Un evento di portata internazionale per il patrimonio culturale di Firenze
Questa importante retrospettiva si inserisce nell’ambito delle iniziative di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico di Firenze, città che si rende protagonista nel ricordo e nello studio delle proprie radici artistiche. Attraverso la mostra dedicata a Beato Angelico, il museo di San Marco intende riaffermare il ruolo di punto di riferimento nel panorama internazionale dell’arte rinascimentale.
